Cartografia dell'inferno. 50 anni di fantascienza in Italia, 1952 — 2002

Saggistica

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Seconda e rinnovatissima e arricchita edizione del libro comparso in occasione dei 50 anni della fantascienza in Italia, questa raccolta di 38 interventi scritti da altrettanti specialisti, studiosi, protagonisti e testimoni del tempo si presenta come novità assoluta, rispetto alla prima versione realizzata dalla Biblioteca Civica di Verona per "Fantasia 2002": un progetto fortemente voluto dal compianto Ernesto Vegetti, realizzato dall'abilità di Gianfranco De Turris, in pratica una storia dei primi cinquant'anni della fantascienza nel nostro paese che non si limita alla letteratura, ma comprende anche tutti i settori nei quali si è sviluppato un movimento dove l'immaginazione è stata al potere: quindi, oltre alle testimonianze e ai racconti dei maggiori protagonisti della storia letteraria e artistica della sf nel nostro paese, dallo stesso Gianfranco de Turris a Sebastiano Fusco, da Gianfranco Viviani a Giuseppe Lippi, da Marzio Tosello a Ugo Malaguti, da Antonio Bellomi a Riccardo Valla, i nomi più importanti ci raccontano la storia, i particolari inediti, i segreti delle pubblicazioni italiane.
Testimonianze che sono documenti di inestimabile valore, alcune tecniche, altre documentaristiche, altre ancora personalissime o polemiche: il lettore può vedere la storia della sf nazionale narrata dal punto di vista dei suoi protagonisti, scoprire le differenze, ricostruire la sua verità storica e dare il proprio giudizio. Ma insieme a questa storia letteraria, ci sono anche tanti altri settori: l'illustrazione, il cinema, il teatro, la radio, la musica classica e la musica leggera, il fumetto, i giochi e i giocattoli, la critica... il tutto corredato da una storia del Premio Italia, da una storia del fandom italiano, da una preziosa bibliografia delle pubblicazioni italiane dal 1952 al 2002, da un'appendice illustrata con le copertine delle principali collane italiane...
Un libro importante e prezioso, una lettura che affascina e documenta. Un omaggio, anche, a chi lo ha fortemente voluto, il grande Ernesto Vegetti, purtroppo scomparso prima che quest'opera potesse vedere la luce.