I Delitti della Speranza

Romanzo

Tweet

1867. All’interno del Corpo di Vigilanza di Barcellona due uomini si distinguono su tutti: l’ispettore Semproni De Paula, poco più alto di un bambino, paranoico e violento, e l’anatomista Menelaus Roca, detto il «folletto», agorafobico e fotofobo con un passato oscuro e una missione visionaria: scoprire l’istante che divide la vita dalla morte. Quest’ultimo, però, già espulso dalla facoltà di medicina per i suoi esperimenti, ha deciso di continuarli a casa propria in gran segreto, e nel loro corso uccide una ragazza che sta usando come cavia. Arrestato, riesce a ottenere che la pena di morte sia commutata in ergastolo, da scontare però nel terribile carcere di regina Amalia. Dieci anni dopo, De Paula, promosso nel frattempo ispettore provinciale, deve investigare su una serie di omicidi avvenuti nei quartieri più poveri della città e attribuiti a un misterioso criminale: l’Assassino della Speranza. De Paula riceve l’ordine di liberare Roca perché collabori alle indagini. La coppia così ricostituita si trova a dover fare i conti con una serie di inquietanti personaggi: Máx Téller, re della malavita nel quartiere di Trentaclaus; Dado Blokium, erudito e pomposo diplomatico; Aniol Almarrosa, lo scrittore del momento, autore del romanzo d’appendice che racconta i delitti dell’Assassino della Speranza. Tra depistaggi e false piste, ciascuno sembra voler trarre un vantaggio da una vicenda che si fa sempre più torbida e rischia di sovvertire l’ordine sociale e la monarchia spagnola. Senza contare che Roca ha un obiettivo personale: trovare l’uomo che, secondo lui, in passato lo ha avvelenato conducendolo alla pazzia. Un poliziesco che rende omaggio ai padri vittoriani del genere, come Conan Doyle, oltre al grande romanzo popolare di Dickens, ma la protagonista assoluta del libro è Barcellona, immortalata nel momento in cui la sua oscura anima medievale fa i conti con il sopraggiungere della modernità.