La profezia delle inseparabili
Romanzo- Data uscita
- Maggio 2010
- Copie disponibili
- nessuna
- Pagine
- 294
- Rilegatura
- rilegato
- Tempi medi di preparazione prima della spedizione
- 3 giorni
- Venduto da
- Bazaar del Fantastico
bazaar@delosstore.it
- Autore
- Michelle Zink
- Collana
- Mondi Fantastici Salani
Salani 2010 - Reparto
- Fantastico
- Genere
- Horror, Narrativa
New York, 1890: Lia e Alice hanno sedici anni, sono gemelle e sono appena rimaste sole al mondo. Alle due ragazze non resta che ritirarsi nella sinistra villa di famiglia e sforzarsi di tornare a una parvenza di normalità. Ma non c’è nulla di normale nel destino che le attende: sul braccio di Lia appare un misterioso marchio, e poco dopo dalla biblioteca paterna emerge uno strano libro, colmo di profezie sul ritorno in Terra degli Angeli Caduti e sullo scontro che potrebbe precipitare per sempre il mondo nelle tenebre. E man mano che nella sua vita si fa strada un’inquietante verità fatta di spiriti senza pace, antiche stregonerie e contatti con l’oltretomba, Lia comprende di essere la depositaria di un terribile destino che potrebbe costarle non solo l’amore e la vita, ma l’anima stessa. Perché la battaglia finale per la salvezza o la dannazione dell’umanità è alle porte, e la sua più grande nemica altri non sarà che la persona che le è più vicina al mondo: la sua gemella.
"Rievocando la nostra infanzia, verrebbe da pensare che Alice e io fossimo intime. Nella tenerezza della memoria, rammento il suo respiro leggero nell’oscurità notturna, la sua voce che mormorava nel buio della nostra comune cameretta. Cerco di ricordare la nostra vicinanza per consolarmi, per ignorare la voce che mi ricorda come, già allora, vi fosse una differenza tra noi; ma non serve a niente. Se voglio essere franca, devo ammettere che ci siamo sempre guardate con una certa diffidenza. Eppure, un tempo era la sua tenera manina che afferravo prima di addormentarmi, erano i suoi riccioli che mi toglievo dalla spalla quando mi dormiva troppo vicino..."
"Rievocando la nostra infanzia, verrebbe da pensare che Alice e io fossimo intime. Nella tenerezza della memoria, rammento il suo respiro leggero nell’oscurità notturna, la sua voce che mormorava nel buio della nostra comune cameretta. Cerco di ricordare la nostra vicinanza per consolarmi, per ignorare la voce che mi ricorda come, già allora, vi fosse una differenza tra noi; ma non serve a niente. Se voglio essere franca, devo ammettere che ci siamo sempre guardate con una certa diffidenza. Eppure, un tempo era la sua tenera manina che afferravo prima di addormentarmi, erano i suoi riccioli che mi toglievo dalla spalla quando mi dormiva troppo vicino..."