Le lingue utopiche
Saggistica- Copie disponibili
- nessuna
- Pagine
- 337
- Rilegatura
- brossura
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- 2 giorni
- Venduto da
- Bazaar del Fantastico
bazaar@delosstore.it
- Autore
- Caterina Marrone
- Collana
- Scritture n. 13
Nuovi Equilibri 2004 - Reparto
- Fantastico
- Genere
- Fantascienza, Saggi, Narrativa
Cos'è una lingua utopica? Si tratta di quelle lingue inventate che accompagnano, sulla scia dell'Utopia di Tommaso Moro del 1516, le descrizioni filosofiche e letterarie di mondi ideali o fantastici. Sono così lingue utopiche il seleniano ideato da Cyrano de Bergerac nel suo Stati e Imperi della Luna, la lingua dei megamicri di Giacomo Casanova e quella dei lillipuziani nei Viaggi di Gulliver di Jonathan Swift, fino alla lingua degli alieni klingon del ciclo di Star Trek. Se i mondi ideati presentano invece caratteristiche negative, prefigurazioni di incubi a venire, essi vengono chiamati "distopie": abbiamo così la neolingua del 1984 di George Orwell.
L'autrice conduce il lettore in un suggestivo viaggio attraverso l'immaginario linguistico, ricostruendo i modelli di riferimento delle lingue artificiali e mettendone in luce i procedimenti costruttivi.
Linguistica e semiologia escono dai loro confini specialistici per raccontare in che modo le aspirazioni e le paure rappresentate dai mondi fantastici si riflettano nelle lingue che li abitano.
Caterina Marrone, studiosa di semiotica del testo letterario e figurativo e docente di Filosofia del linguaggio all'Università di Roma "La Sapienza", si è occupata in particolare dell'immaginario linguistico. In questa collana ha già pubblicato I geroglifici fantastici di Athanasius Kircher (2002).
L'autrice conduce il lettore in un suggestivo viaggio attraverso l'immaginario linguistico, ricostruendo i modelli di riferimento delle lingue artificiali e mettendone in luce i procedimenti costruttivi.
Linguistica e semiologia escono dai loro confini specialistici per raccontare in che modo le aspirazioni e le paure rappresentate dai mondi fantastici si riflettano nelle lingue che li abitano.
Caterina Marrone, studiosa di semiotica del testo letterario e figurativo e docente di Filosofia del linguaggio all'Università di Roma "La Sapienza", si è occupata in particolare dell'immaginario linguistico. In questa collana ha già pubblicato I geroglifici fantastici di Athanasius Kircher (2002).