L'impero dei vampiri
Romanzo- Data uscita
- Ottobre 2009
- Copie disponibili
- nessuna
- Rilegatura
- brossura
- Tempi medi di preparazione prima della spedizione
- 3 giorni
- Venduto da
- Bazaar del Fantastico
bazaar@delosstore.it
- Autore
- Pia Tampopo
- Collana
- Narrativa
Edizioni della Terra di Mezzo 2009 - Reparto
- Fantastico
- Genere
- Narrativa
Benché pochissimi credano davvero alla loro esistenza, i vampiri, figure inquietanti e romantiche, continuano ad ispirare cinema e letteratura.
Ma se essi non fossero una mera fantasia? Se vivessero tra noi, ben più numerosi di quanto si possa immaginare?
Gwendolyn Perrow, protagonista del presente romanzo, ambientato in Cornovaglia, ne è fermamente convinta, dato che una sensibilità peculiare ed insolita la porta a vederli fi n dalla più tenera età.
I suoi vampiri, però, non sono personaggi aristocratici rari e misteriosi, non indossano il cilindro e non dormono nelle cripte.
Al contrario sono innumerevoli, hanno aspetto comune, quotidiano, e modi qualsiasi, ma sono portatori di un morbo contagioso e letale che non lascia scampo.
È proprio questo a renderli insidiosi: senza saperlo, moltissimi uomini e donne dei nostri tempi sarebbero morti viventi, zombi, mostri voraci che, privi di Vita, continuamente tentano di rubarla a quei pochi che ancora ne possiedono una scintilla.
Sono “vampiri psichici”, che lavorano, studiano, rivestono posizioni di potere od impieghi modesti, l’esercito occulto del Nulla che ne tesse l’oscuro Sudario, e per Gwendolyn e coloro che defi niscono se stessi Sopravvissuti, il mondo attuale è il loro mostruoso impero.
L’unico modo per non essere contagiati è allora una guerra continua e spietata, che rende gli stessi Nemici dei Vampiri predatori feroci e privi di scrupoli e morale. Perché nell’Impero dei mostri esistono solo due scelte: “essere vampiri od esserne implacabili nemici per poter sopravvivere.”
I pensieri e le azioni dei protagonisti sono diffi cilmente condivisibili, lontani dal consueto e da ciò che è comune sperimentare. Diffi cile persino stabilire se le vicende di seguito riportate accadano davvero, svolgendosi alternativamente, ed in modo solo parzialmente sovrapponibile, sul piano storico e quotidiano e su un differente livello d’esistenza, giudicato Superreale dai Superstiti, ma che è anche possibile ritenere solo mentale, immaginifico o delirante.
Ma se essi non fossero una mera fantasia? Se vivessero tra noi, ben più numerosi di quanto si possa immaginare?
Gwendolyn Perrow, protagonista del presente romanzo, ambientato in Cornovaglia, ne è fermamente convinta, dato che una sensibilità peculiare ed insolita la porta a vederli fi n dalla più tenera età.
I suoi vampiri, però, non sono personaggi aristocratici rari e misteriosi, non indossano il cilindro e non dormono nelle cripte.
Al contrario sono innumerevoli, hanno aspetto comune, quotidiano, e modi qualsiasi, ma sono portatori di un morbo contagioso e letale che non lascia scampo.
È proprio questo a renderli insidiosi: senza saperlo, moltissimi uomini e donne dei nostri tempi sarebbero morti viventi, zombi, mostri voraci che, privi di Vita, continuamente tentano di rubarla a quei pochi che ancora ne possiedono una scintilla.
Sono “vampiri psichici”, che lavorano, studiano, rivestono posizioni di potere od impieghi modesti, l’esercito occulto del Nulla che ne tesse l’oscuro Sudario, e per Gwendolyn e coloro che defi niscono se stessi Sopravvissuti, il mondo attuale è il loro mostruoso impero.
L’unico modo per non essere contagiati è allora una guerra continua e spietata, che rende gli stessi Nemici dei Vampiri predatori feroci e privi di scrupoli e morale. Perché nell’Impero dei mostri esistono solo due scelte: “essere vampiri od esserne implacabili nemici per poter sopravvivere.”
I pensieri e le azioni dei protagonisti sono diffi cilmente condivisibili, lontani dal consueto e da ciò che è comune sperimentare. Diffi cile persino stabilire se le vicende di seguito riportate accadano davvero, svolgendosi alternativamente, ed in modo solo parzialmente sovrapponibile, sul piano storico e quotidiano e su un differente livello d’esistenza, giudicato Superreale dai Superstiti, ma che è anche possibile ritenere solo mentale, immaginifico o delirante.