Noi marziani
Romanzo- Data uscita
- Febbraio 2007
- Copie disponibili
- nessuna
- Pagine
- 304
- Rilegatura
- rilegato
- Tempi medi di preparazione prima della spedizione
- 2 giorni
- Venduto da
- Bazaar del Fantastico
bazaar@delosstore.it
- Autore
- Philip K. Dick
- Collana
- Collezione Dick. Speciale 25mo anniversario
Fanucci 2007 - Reparto
- Fantascienza
- Genere
- Fantascienza, Narrativa
Negli anni Novanta, i grandiosi progetti di colonizzazione interplanetaria sono stati dimenticati e Marte è ancora pressoché disabitato. Il lungo periodo di disinteresse ha favorito lo sviluppo di ogni sorta di traffici, dal contrabbando alla speculazione sulle aree che costeggiano la preistorica rete di canali, e la vita sul pianeta rosso è dura, come sempre è stata sulla Terra. L’avido Arnie Kott, il Membro Supremo del potente Sindacato degli Idraulici, è uno spietato affarista, determinato a sfruttare a proprio vantaggio ogni risorsa che il pianeta può ancora offrire. E chi potrebbe fermare il suo disegno? Forse le antichissime tradizioni dei Bleekmen, gli aborigeni marziani superstiti, o una realtà molto più sottile e sconvolgente: l’abisso spalancato negli occhi di Manfred, il ragazzo autistico che scivola avanti e indietro nel tempo, nei regni dell’entropia e della morte.
Scritto nel 1962 e pubblicato nel 1964, Noi marziani racconta il cinico sfruttamento di una colonia, di una terra, di una cultura, trasformando in incubo il sogno americano della conquista degli spazi, dalla Frontiera al cosmo al mercato globale. Da tale paesaggio desolato si innalzano, come spesso accade nelle opere di Dick, i deboli e gli emarginati, gli unici capaci di calarsi nel cuore dell’inferno per poi riemergere e ricominciare da capo. Vero romanzo di idee, in grado di rendere visibili «le travi sotto il pavimento dell’universo», come ha scritto lo stesso Dick, Noi marziani offre anche uno sguardo ironico e divertito sulla vita delle colonie terrestri in lotta su Marte (che ha ben poche somiglianze con il pianeta rosso della tradizione pulp), e su quelle 'beghe' che sempre contrassegnano la presenza degli esseri umani, ovunque essi si trovino.
Scritto nel 1962 e pubblicato nel 1964, Noi marziani racconta il cinico sfruttamento di una colonia, di una terra, di una cultura, trasformando in incubo il sogno americano della conquista degli spazi, dalla Frontiera al cosmo al mercato globale. Da tale paesaggio desolato si innalzano, come spesso accade nelle opere di Dick, i deboli e gli emarginati, gli unici capaci di calarsi nel cuore dell’inferno per poi riemergere e ricominciare da capo. Vero romanzo di idee, in grado di rendere visibili «le travi sotto il pavimento dell’universo», come ha scritto lo stesso Dick, Noi marziani offre anche uno sguardo ironico e divertito sulla vita delle colonie terrestri in lotta su Marte (che ha ben poche somiglianze con il pianeta rosso della tradizione pulp), e su quelle 'beghe' che sempre contrassegnano la presenza degli esseri umani, ovunque essi si trovino.