Svegliatevi, dormienti
Romanzo- Data uscita
- Febbraio 2007
- Copie disponibili
- nessuna
- Pagine
- 240
- Rilegatura
- rilegato
- Tempi medi di preparazione prima della spedizione
- 2 giorni
- Venduto da
- Bazaar del Fantastico
bazaar@delosstore.it
- Autore
- Philip K. Dick
- Collana
- Collezione Dick. Speciale 25mo anniversario
Fanucci 2007 - Reparto
- Fantascienza
- Genere
- Fantascienza, Narrativa
Il 2080 è l’anno in cui tutti i nodi degli ultimi due secoli vengono al pettine. Negli USA è periodo di elezioni e Jim Briskin, candidato alla presidenza, tenta di appianare gli ostacoli e di risolvere l’irrisolvibile: cento milioni di persone sono state ibernate in attesa di tempi migliori e di un pianeta meno sovraffollato di quello terrestre. Il problema riguarda anche gli inerti ibernati: è giunto ormai un punto di rottura, e l’alternativa si pone tra lo svegliarli e il farli sparire. Intanto gli incredibili lampobolidi, mezzi di trasporto in grado di eliminare la barriera spaziale, si rivelano pieni di difetti, e non trasportano piú i loro utenti dove questi vogliono andare. Bisogna capirne il motivo; la questione razziale è arrivata al punto in cui un uomo di colore, lo stesso Briskin, potrebbe diventare presidente.
In Svegliatevi, dormienti, scritto in due parti tra il 1963 e il 1964 e pubblicato in un unico volume nel 1966, Dick tratteggia uno scenario in cui si alternano personaggi tipici del suo immaginario, dal mostro George Walt, con due corpi e una sola testa, a Tito Cravelli, detective con velleità politiche di marlowiana memoria. Il tutto sullo sfondo di un’America distopica che congela in un sonno artificiale le masse improduttive, impegnata nell’affannosa ricerca di una Nuova Frontiera e di una nuova terra da colonizzare.
In Svegliatevi, dormienti, scritto in due parti tra il 1963 e il 1964 e pubblicato in un unico volume nel 1966, Dick tratteggia uno scenario in cui si alternano personaggi tipici del suo immaginario, dal mostro George Walt, con due corpi e una sola testa, a Tito Cravelli, detective con velleità politiche di marlowiana memoria. Il tutto sullo sfondo di un’America distopica che congela in un sonno artificiale le masse improduttive, impegnata nell’affannosa ricerca di una Nuova Frontiera e di una nuova terra da colonizzare.