Labirinto di morte
Romanzo- Data uscita
- Febbraio 2007
- Copie disponibili
- nessuna
- Pagine
- 288
- Rilegatura
- rilegato
- Tempi medi di preparazione prima della spedizione
- 2 giorni
- Venduto da
- Bazaar del Fantastico
bazaar@delosstore.it
- Autore
- Philip K. Dick
- Collana
- Collezione Dick. Speciale 25mo anniversario
Fanucci 2007 - Reparto
- Fantascienza
- Genere
- Fantascienza, Narrativa
Quattordici persone, nevrotiche e alienate nel loro rapporto con il lavoro e con il mondo esterno, decidono di lasciare una Terra disumana e oppressiva e di partire per il pianeta Delmak-O. Per Ben Tallchief, dopo una vita fallimentare, sembra aprirsi un futuro di euforica comunione con gli altri; e cosí è anche per Seth Morley, insoddisfatto del suo lavoro. Ma all’improvviso il satellite delle comunicazioni viene distrutto e i quattordici umani si ritrovano da soli sul pianeta, in un crescendo di misteri, terrore e morte. La realtà oggettiva vacilla, e l’intero paesaggio sembra solo un inganno dei sensi, un fondale di cartapesta dove gli uomini si agitano come marionette mosse a caso da una divinità folle e imperscrutabile.
Scritto nel 1968, Labirinto di morte, insieme a Ubik e Occhio nel cielo, è uno dei tre romanzi di Philip K. Dick nei quali l'autore affronta uno dei temi a lui più caro: cosa è reale e cosa non lo è.
Intuito e fede individuale sono gli unici mezzi per fare breccia nel puzzle della realtà ma mentre in Occhio nel cielo i protagonisti trovano una via di salvezza, in Labirinto di morte e Ubik si perdono nell'incubo del risveglio e della percezione del quotidiano.
Romanzo collettivo che sfocia a volte in un trattato filisofico, Labirinto di morte echeggia di quel pensiero religioso astratto e logico che sarà per Philip K.Dick il vero e proprio motivo dominante nell'ultima sua opera, la Trilogia di Valis.
Scritto nel 1968, Labirinto di morte, insieme a Ubik e Occhio nel cielo, è uno dei tre romanzi di Philip K. Dick nei quali l'autore affronta uno dei temi a lui più caro: cosa è reale e cosa non lo è.
Intuito e fede individuale sono gli unici mezzi per fare breccia nel puzzle della realtà ma mentre in Occhio nel cielo i protagonisti trovano una via di salvezza, in Labirinto di morte e Ubik si perdono nell'incubo del risveglio e della percezione del quotidiano.
Romanzo collettivo che sfocia a volte in un trattato filisofico, Labirinto di morte echeggia di quel pensiero religioso astratto e logico che sarà per Philip K.Dick il vero e proprio motivo dominante nell'ultima sua opera, la Trilogia di Valis.