Le vergini arcaiche. Ovvero di come le antiche donne custodissero la libertà, l'ebbrezza e la gioia
Saggistica- Data uscita
- Novembre 2006
- Copie disponibili
- nessuna
- Rilegatura
- brossura
- Tempi medi di preparazione prima della spedizione
- 1 giorni
- Venduto da
- Bazaar del Fantastico
bazaar@delosstore.it
- Autore
- Leda Bearné
- Collana
- Saggistica
Edizioni della Terra di Mezzo 2006 - Reparto
- Miti e Leggende
- Genere
- Saggi, Narrativa
Un libro che sorprende per la capacità di coniugare la semplicità del linguaggio e dell'argomentare con una grande erudizione, una precisa tensione etimologica, una profonda conoscenza dei miti. Davanti ai nostri occhi vedremo scorrere i miti del passato, dove sono protagoniste le donne (le Yogini seguaci di Durga in India, le nordiche sciamane al seguito della Dea Freya, le Baccanti del corteo dionisiaco, le custodi del fuoco greche, britanniche e romane quali le Vestali, le Sibille delle più diverse civiltà); miti che pur venendo da luoghi lontani e da popoli profondamente diversi nascondono un unico filo conduttore che conserva, come una medicina, la traccia dell'epoca della Grande Madre, fonte di felicità e beatitudine per le donne; un'epoca nella quale verginità non voleva dire, come ora, assenza del maschio, ma assenza del maschio prevaricatore. Tale stato implicava innanzitutto una radicale autonomia di fronte all'uomo, l'assenza di qualsiasi tipo di vincolo o soggezione nei confronti di esso e niente affatto un'estraneità alla dimensione erotica. Anzi, la Verginità magica rappresentava una condizione di gioia e libertà femminile estreme e senza limiti che consentiva ad alcune fortunate donne di conservare e custodire la forza, il mistero, la bellezza e la purezza delle foreste vergini selvagge, inviolate e sconosciute agli uomini, covando costantemente nel profondo di sé stesse una perpetua divina, naturale, languida ed erotica ebbrezza.
Giungeranno a noi stati d'animo, sensazioni e sentimenti, che la civiltà ha dapprima sradicato e poi pian piano trasformato nell'opposto; scopriremo un “progressivo divenire” che neppure il femminismo e i suoi derivati ha saputo interrompere.
Un mondo perduto per sempre? Forse non completamente perché, nonostante i condizionamenti e gli imperativi della società odierna, magari ancora qualcuna potrebbe nutrire una profonda e radicata nostalgia di fronte all'ipotesi di poter un giorno “ …ritrovare gli antichi misteri femminili, un insegnamento primordiale di gioia e di libertà in grado di portare davvero nelle dolci dimensioni di armonia conosciute dalle antiche Vergini, un insegnamento che potrebbe ridare loro la Verginità magica, la follia gioiosa, la coralità e l'intenso e continuo languore delle Vergini arcaiche”.
Giungeranno a noi stati d'animo, sensazioni e sentimenti, che la civiltà ha dapprima sradicato e poi pian piano trasformato nell'opposto; scopriremo un “progressivo divenire” che neppure il femminismo e i suoi derivati ha saputo interrompere.
Un mondo perduto per sempre? Forse non completamente perché, nonostante i condizionamenti e gli imperativi della società odierna, magari ancora qualcuna potrebbe nutrire una profonda e radicata nostalgia di fronte all'ipotesi di poter un giorno “ …ritrovare gli antichi misteri femminili, un insegnamento primordiale di gioia e di libertà in grado di portare davvero nelle dolci dimensioni di armonia conosciute dalle antiche Vergini, un insegnamento che potrebbe ridare loro la Verginità magica, la follia gioiosa, la coralità e l'intenso e continuo languore delle Vergini arcaiche”.