Sherlock Holmes a Monza. Due pistole per un regicidio
Romanzo- Data uscita
- Luglio 2019
- Copie disponibili
- nessuna
- Pagine
- 224
- Venduto da
- Delos Digital srl
- Autore
- Luigi Calcerano e Giuseppe Fiori
- Collana
- Convoy n. 55
Delos Digital - ISBN: 9788825409413 - Genere
- Giallo
Sherlock Holmes si trova a Monza il giorno del regicidio di Umberto I. Il detective di Baker Street dovrà rivedere le sue convinzioni sulla inutilità della Storia e della Politica ed intessere un difficile rapporto con le autorità, tutt'altro che interessate a conoscere la verità sulla morte del re d’Italia.
Sherlock Holmes torna in Italia ed è a Monza il giorno del regicidio di Umberto I. L’anarchico Bresci ha esploso tre colpi in mezzo alla folla che circonda la carrozza del re. Ma nel teatro del regicidio non c'è solo la pistola dell'anarchico, ce ne è anche un'altra (ora conservata nel Museo criminologico di Roma). Le indagini di Holmes e Watson sulla morte del re sono aiutate dalle non occasionali riprese cinematografiche fatte nel momento del crimine. È il primo incontro di Sherlock Holmes con il Cinema, un nuovo mezzo d’indagine o solo narrazione per immagini? Presto il detective di Baker Street dovrà rivedere le sue convinzioni sulla inutilità della Storia e della Politica ed intessere un difficile rapporto con le autorità, tutt'altro che interessate a conoscere la verità sulla morte del re d’Italia.
Luigi Calcerano e Giuseppe Fiori, scrittori in proprio, da tempo firmano insieme saggistica e narrativa poliziesca, svolgendo un’ideale detection sui tanti generi che il giallo ha prodotto nel suo secolo e mezzo di vita. I loro ultimi lavori sono: Ladri e guardie (Editori Riuniti, 2007), Un delitto elementare (Sovera 2008), Teoria e pratica del giallo (Edizioni Conoscenza, 2009) e l’ebook Clandestini (ilpepeverde.it, 2014).
Luigi Calcerano scrive anche di fantascienza: con Loredana Marano ha pubblicato L’ultima Eneide (Bonaccorso, 2014).
Giuseppe Fiori, nel suo ultimo lavoro La conversazione sparita (Manni, 2013), tesse un sottile elogio della conversazione nel secondo dopoguerra.