L'uomo più vecchio del mondo
Albo- Tipo
- Albo
- Data uscita
- Dicembre 2013
- Copie disponibili
- solo una copia
- Pagine
- 80
- Rilegatura
- brossura
- Tempi medi di preparazione prima della spedizione
- 1 giorni
- Venduto da
- Bazaar del Fantastico
bazaar@delosstore.it
- Autore
- Paolo Cossi
- Editore
- Hazard Edizioni 2013 - ISBN: 9788875021214
- Reparto
- Avventura
- Genere
- Fantascienza
«Un personaggio senza nome che si muove in un paese senza geografia» racconta la propria infanzia, avvenuta in un paesino di montagna, nel quale «la “saggezza” stava nella bocca dei vecchi, ma la “verità” in quella del prete». È in questo difficile equilibrio che il protagonista deve cominciare a comprendere la vita e la società nel succedersi delle generazioni, e scoprire i segreti di un ambiente naturale generoso ma spesso spietato.Disorientato dalle reticenze dei genitori, terrorizzato dalle bugie e dalle dicerie del prete, il bambino si affida alle spiegazioni di un anziano e solitario compaesano, L’uomo più vecchio del mondo, al quale egli è legato da uno spontaneo sentimento fatto di affetto, rispetto e complicità, un uomo la cui bonaria saggezza gli appare capace di sciogliere i tanti enigmi che le parole dei “grandi” lasciano irrisolti e di soddisfare la sua crescente curiosità. La dolorosa scoperta che anche lui ha condito di fantasiose invenzioni le risposte alle sue domande avrà per il bambino il gusto amaro del tradimento.
In questo delicato e struggente “romanzo di formazione”, Paolo Cossi sembra volerci accompagnare alle fonti della sua vena di narratore e di ricercatore capace di calarsi e districarsi nell’intreccio in cui si mescolano e si scontrano l’invenzione fantastica e la falsificazione menzognera. E lo fa raffigurando l’infanzia come l’età crudele nella quale di questa mescolanza si coglie soltanto il senso di confusione che gli adulti si permettono d’infondervi.
In questo delicato e struggente “romanzo di formazione”, Paolo Cossi sembra volerci accompagnare alle fonti della sua vena di narratore e di ricercatore capace di calarsi e districarsi nell’intreccio in cui si mescolano e si scontrano l’invenzione fantastica e la falsificazione menzognera. E lo fa raffigurando l’infanzia come l’età crudele nella quale di questa mescolanza si coglie soltanto il senso di confusione che gli adulti si permettono d’infondervi.