Racconti inverisimili
racconti- Anteprima
- Data uscita
- Novembre 2024
- Protezione DRM
- Watermark
- Formati disponibili
- EPUB per iPad, iPhone, Android, Kobo o altri ebook reader, Mac o PC con Adobe Digital Editions, oppure dispositivi o app Kindle
- Pagine
- 168 (stima)
- Venduto da
- Delos Digital srl
- Autore
- Federigo Verdinois
- Collana
- Immortali n. 32
Delos Digital 2024 - ISBN: 9788825430868 - Genere
- Arti Rappresentative 〉 Narrativa
Critica letteraria 〉 Brevi Racconti
Narrativa
Una cascata di racconti che parlano di una Napoli (e dintorni) lontana anni luce dal sole, dal mare e dalla pizza… solo ombre e misteri. Per i vicoli e soprattutto nelle case più borghesi.
Il suono rugginoso di lugubri organi, altro che mandolino a festa. Verdinois entra in un territorio ricco di arcani contrasti in cui superstizioni millenarie e spiritismo d’avanguardia danzano a braccetto. L’ombra dell’esoterismo raggiunge ogni angolo della pagina, alla quale non resta che arrendersi all’inevitabile tirannia dell’irrazionale. L’aggettivo del titolo, ‘inverisimili’, non è altro che una strizzata d’occhio, perché certi racconti sembrano, invece, tanto autentici che, forse, il pubblico preferirà dormire con una lucina accesa dopo averli letti… è il bello delle storie di paura, capaci di farci immaginare spazi di sconfinata fantasia in cui calare l’uggiosa quotidianità. E a rendere veri i fantasmi contribuisce in larga misura anche lo stile brillante e ‘giornalistico’ (nel senso migliore dell’aggettivo) usato per immortalare l’occulto.
Federigo Verdinois (Caserta, 1844 – Napoli, 1927) fu una vivace ed eclettica personalità, spaziando dall’insegnamento universitario (letteratura inglese e russa presso Real Collegio Asiatico di Napoli, antesignano dell’Orientale odierna) al giornalismo (firmandosi con l’irriverente pseudonimo «Picche» e scrivendo per importanti periodici come il Fanfulla di Roma, il Corriere del Mattino di Napoli, in cui curava la prestigiosa pagina letteraria, e l’Illustrazione italiana di Milano; diresse per qualche tempo il Giornale di Napoli), dall’interesse per il teatro (anche dialettale), come critico e come autore, alla scrittura di novelle (ricordiamo, solo per fare due esempi, Profili letterari napoletani, 1881 e Nuove novelle, 1882), dagli studi pseudoscientifici alla traduzione da diverse lingue di classici della letteratura mondiale.