L'aquilone nell'armadio

Alberto è scomparso definitivamente in un martedì qualunque di ottobre.

All’inizio è sparita una mano. Io ero innamorata delle sue mani. Ero convinta, e mi sbagliavo, che mi sapessero proteggere, consolare, incoraggiare.

La sua mano sparita all’improvviso era stato un segnale o solo un modo per darmi tempo, per dirmi che non era come pensavo, che ci sarebbe stato modo di aggiustare le cose, che ce l’avremmo fatta.

Lui non lo sapeva, ma lo sapevo io. Ero spaventata: terrorizzata un attimo prima e leggera un attimo dopo.

Due cose mi sostenevano: la convinzione di non conoscerlo, di non riconoscerlo più, e una camicia bianca…

Manuela Costantini è nata a Giulianova, sul mare d’Abruzzo, dove vive con la figlia Rebecca. Lavora come impiegata in una società di servizi. Ha da sempre la passione per la lettura e la scrittura. Ha pubblicato racconti su antologie, quotidiani e siti letterari. Ha partecipato a numerose antologie edite da Delos Books. Per il Giallo Mondadori, ha pubblicato racconti in appendice (Le brave persone) e in varie antologie (Le domande sbagliate in Giallo 24, Fine dei giochi in Carabinieri in giallo 6, Quasi sempre a ottobre in Lo sguardo del diavolo), più due romanzi: Le immagini rubate (vincitore del Premio Tedeschi nel 2014) e Le scelte imperfette (2019). Per Delos Digital, ha pubblicato il thriller Il sottile abbraccio del buio (scritto con Claudio Sergio Costa) e due racconti storici: Il ritorno del francese e Il tesoro del francese.