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prezzo: € 1,99

Spirito dell'indagine

racconto lungo


Anteprima
Data uscita
Aprile 2021
Protezione DRM
Watermark
Formati disponibili
EPUB per iPad, iPhone, Android, Kobo o altri ebook reader, Mac o PC con Adobe Digital Editions, oppure dispositivi o app Kindle
Pagine
41 (stima)
Venduto da
Delos Digital srl
Autore
Luigi Calcerano e Giuseppe Fiori
Collana
Innsmouth n. 32
Delos Digital 2021 - ISBN: 9788825415704
Genere
NarrativaBrevi Racconti
NarrativaFantasmi
NarrativaHorror
NarrativaOcculto e Sovrannaturale

Il fantasma del suicida di grande latinista e scopritore di venti nuove lettere di Cicerone. Le indagini di Quimper, un suo allievo. La Runa che potrebbe essere l’artefice del finto suicidio.
Una storia che non vi farà più guardare il vostro cellulare allo stesso modo...

Il fantasma del suicida professor Omboni l’Aldemarin, grande latinista e scopritore di venti nuove lettere di Cicerone di notevole valore, si è infilato nella rete e comunica con il suo antico allievo attraverso il notebook e lo smartphone.

La polizia non ha dubbi sul suicidio del vecchio professore: infatti la scena del crimine e lo stesso testo della lettera d’addio non lasciano spazi a sospetti di sorta. Le indagini di Quimper, il suo allievo, sono ostacolate dalla Runa che potrebbe essere l’artefice del finto suicidio, ma l’esito finale spiazza i lettori che potrebbero, d’ora in poi, guardare il loro cellulare con sospetto.


Luigi Calcerano e Giuseppe Fiori, scrittori in proprio, da tempo firmano insieme saggistica e narrativa poliziesca, svolgendo un’ideale detection sui tanti generi che il giallo ha prodotto nel suo secolo e mezzo di vita. I loro ultimi lavori sono: Ladri e guardie (Editori Riuniti, 2007), Un delitto elementare (Sovera 2008), Teoria e pratica del giallo (Edizioni Conoscenza, 2009) e l’ebook Clandestini (ilpepeverde.it, 2014).

Luigi Calcerano scrive anche di fantascienza, con Loredana Marano ha pubblicato Lultima Eneide (Bonaccorso, 2014).

Giuseppe Fiori, nel suo ultimo lavoro La conversazione sparita (Manni, 2013), tesse un sottile elogio della conversazione nel secondo dopoguerra.