Viaggirock

“Se viaggiare è un'emozione, i racconti di viaggio sono un dono. Credo che visitare un luogo nuovo costituisca solo la prima parte dell'esperienza. Per essere completa occorre anche un ulteriore passaggio, che spesso avviene dopo, al ritorno. Sto parlando di quei meravigliosi giorni in cui, trovandosi di nuovo calati nella propria routine, le impressioni sedimentano, per poi emergere all'improvviso, in un momento qualsiasi, tramite il ricordo di quello che si è vissuto, di ogni emozione provata.”

Questi racconti hanno come comune denominatore proprio questo: le sensazioni. Non sono catalogabili tramite un criterio geografico. Rocco Giacobbe ha scritto di posti esotici e lontani, ma anche di famose capitali europee, di città meno battute dal turismo di massa e di un incantevole borgo medievale della sua terra d'origine. Le parole sono nate in modo veloce, quasi come un flusso di coscienza, con l'obiettivo di descrivere luoghi, attività e persone incontrate in modo diretto, senza filtro, lasciando emergere naturalmente tutto quello che, in quei momenti, ha provato.

Il risultato è questa raccolta di ritratti, di istantanee necessarie a racchiudere in poche parole l'essenza di una città, così come l’autore l’ha vissuta.

“Ogni volta che viaggio, qualunque sia la destinazione, finisco per innamorarmi di tutto (e cito De André non a caso): dei luoghi, delle diverse culture, delle persone, dei momenti vissuti, dei fulminei attimi di poesia. Spero che questi racconti possano accendere una scintilla e possano portarvi a scegliere uno di questi posti per un vostro prossimo viaggio. E, magari, anche un po' ad amarli, come ho fatto io.”

Rocco Giacobbe vive con la moglie e il suo piccolo bimbo di due anni in una bella cittadina di mare del Ponente Ligure, Bordighera. Ha una Laurea in Giurisprudenza e lavora come direttore di banca. Le sue grandi passioni sono due: i viaggi e la scrittura. La più grande aspirazione: quella di unirle, cercando un modo interessante di raccontare i Paesi che ha visitato e le emozioni più profonde che gli hanno suscitato.