Sfera orbitale
Romanzo- Data uscita
- Dicembre 2013
- Condizioni
- Copie disponibili
- poche
- Venduto da
- Collezione Privata
collezioneprivata@delosstore.it
- Autore
- Bob Shaw
- Collana
- Cosmo Argento n. 55
Editrice Nord - Ciclo
- Ciclo di «Orbitsville»
- Genere
- Fantascienza
SFERA ORBITALEdi Bob Shaw
Bob Shaw è uno dei più importanti scrittori inglesi del momento, e si è messo in luce da una decina d’anni per la novità e l’interesse delle immagini scientifiche che presenta nei suoi romanzi: ad esempio il suo “vetro lento”, che restituisce le immagini dopo mesi e anni. In Sfera orbitale compare un concetto che in questo periodo è stato oggetto di molte discussioni tra gli autori di fantascienza e nelle rubriche scientifiche delle riviste specializzate americane: l’idea di ricostruire artificialmente - di “terraformare”, con un neologismo ricalcato dal termine inglese - un pianeta disponendo in nuovo modo il materiale in esso contenuto. Il pianeta artificiale presentatoci da Shaw è un mondo fatto a sfera, cavo, che circonda completamente il proprio sole. Nel romanzo, un simile mondo, costruito da una razza antichissima, viene accidentalmente scoperto dalle navi terrestri. Il pianeta è disabitato, ma mostra di avere progressivamente ospitato, nel corso di milioni di anni, numerose civiltà di numerose razze. Ma come esplorare una superficie milioni di volte superiore a quella della Terra? E poi, scendendo a riflettere sulla natura di questo vastissimo mondo artificiale, come interpretarlo: come la miglior risposta ai problemi di sovrappopolazione, oppure come una minaccia, resa tale dalla sua stessa vastità?Ciclo di «Orbitsville»
Bob Shaw è uno dei più importanti scrittori inglesi del momento, e si è messo in luce da una decina d’anni per la novità e l’interesse delle immagini scientifiche che presenta nei suoi romanzi: ad esempio il suo “vetro lento”, che restituisce le immagini dopo mesi e anni. In Sfera orbitale compare un concetto che in questo periodo è stato oggetto di molte discussioni tra gli autori di fantascienza e nelle rubriche scientifiche delle riviste specializzate americane: l’idea di ricostruire artificialmente - di “terraformare”, con un neologismo ricalcato dal termine inglese - un pianeta disponendo in nuovo modo il materiale in esso contenuto. Il pianeta artificiale presentatoci da Shaw è un mondo fatto a sfera, cavo, che circonda completamente il proprio sole. Nel romanzo, un simile mondo, costruito da una razza antichissima, viene accidentalmente scoperto dalle navi terrestri. Il pianeta è disabitato, ma mostra di avere progressivamente ospitato, nel corso di milioni di anni, numerose civiltà di numerose razze. Ma come esplorare una superficie milioni di volte superiore a quella della Terra? E poi, scendendo a riflettere sulla natura di questo vastissimo mondo artificiale, come interpretarlo: come la miglior risposta ai problemi di sovrappopolazione, oppure come una minaccia, resa tale dalla sua stessa vastità?Ciclo di «Orbitsville»
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