Nel Mondo di Bin Laden . I Quaderni speciali di Limes - Rivista italiana di Geopolitica
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Gruppo Editoriale L'Espresso 2001 - Genere
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Supplemento al n.4 /2001 - La guerra in Afghanistan - Il Pakistan in bilico - Il grande gioco asiatico ecc. V. Dettaglio. Interessante paragonare le situazione attuali....
LA STRATEGIA OCCIDENTALE E L’ALTERNATIVA ASIATICA
La risposta alleata all’aggressione terroristica non tiene sufficientemente conto della geopolitica del subcontinente indiano e dell’Asia centrale. Le critiche e le controproposte di un esperto indiano. Il Pakistan sull’orlo del baratro.
‘PERCHÉ COMBATTIAMO L’AMERICA’: IL SERMONE DI AYMAN AL-ZAWAHIRI
Il vero ideologo del gruppo islamico che ha sfidato l’America è l’egiziano Ayman al-Zawahiri. Analizziamo il suo appello, lanciato dagli schermi della tv al-Jazira insieme a Osama bin Laden. Gli statunitensi sono i nuovi coreisciti.
GEOPOLITICA E STRATEGIA DELLA GUERRA CONTRO IL TERRORISMO
Lo scopo primario della risposta americana all’aggressione terroristica è la liquidazione di bin Laden. Ma la strategia di Bush tiene conto di condizionamenti geopolitici. E nel corso del conflitto gli obiettivi possono cambiare. La chiave è il Pakistan.
di Carlo Jean
BIN LADEN, I TALIBAN E GLI AMERICANI: STORIA DI UN TRIANGOLO
Come gli studenti islamici afghani e lo sceicco del terrore, già combattenti contro l’Impero del Male (sovietico), sono diventati i nemici mortali degli Stati Uniti. La vicenda degli afghani-arabi. Quando Washington chiamava il mullah Omar.
LA POSTA IN GIOCO È IL CONTROLLO DELLO HEARTLAND
La lotta per il dominio sull’Afghanistan, crocevia strategico nel cuore del continente asiatico. Il ruolo pakistano. La questione degli oleodotti. L’impronta tribale delle guerriglie. Se gli Usa si installano in Asia centrale.
L’AFGHANISTAN È LA SUA GEOGRAFIA
La chiave di volta dell’Eurasia è un paese poverissimo e meraviglioso. Le montagne dell’Hindukush dividono questo Stato-cuscinetto, collocato nell’area di frontiera fra i maggiori imperi mondiali. Nomadismo e latifondo tribale.
LA GUERRA NUCLEARE PUO` SCOPPIARE PER IL KASHMIR
Pakistan e India si contendono dal 1947 un territorio che entrambi considerano essenziale per la propria identità nazionale. Dopo l’11 settembre la questione è diventata esplosiva. Musharraf potrebbe attaccare per non essere sopraffatto dagli islamisti.
IL DESTINO AFGHANO PASSA ANCHE PER ROMA
Il pericolo di un vuoto di potere dopo la caduta dei taliban e di una nuova guerra civile. Il tentativo dell’ex re in esilio in Italia di indire la Loya Jirga, per formare un governo di coalizione. La frammentazione interna e la riedizione del Grande Gioco.
Le radici geopolitiche del pensiero islamico e la loro influenza sulle correnti più estreme. Il sogno dell’unificazione di tutte le terre musulmane. La visione dei Fratelli musulmani egiziani e quella di Nasser. Il rapporto con gli obiettivi di bin Laden.
DALLA VIA DELLA SETA ALLE VIE DELLA DROGA
Il controllo della produzione e del commercio di sostanze stupefacenti è una delle poste in gioco del conflitto in corso. L’Afghanistan come epicentro dei traffici di oppio. I percorsi dei commerci illegali. Battaglie e fallimenti dell’Onu.
LA TENTAZIONE DI SALOMONE: UN MURO PER DIVIDERE ISRAELIANI E PALESTINESI?
Il geografo israeliano Arnon Soffer ha cartografato un progetto di separazione fisica del suo paese dai territori palestinesi. In tal modo lo Stato ebraico difenderebbe la sua identità etnica, minacciata dalle tendenze demografiche, assai favorevoli agli arabi.
Dopo la nascita del Bangladesh, nel 1971, il Pakistan resta diviso in quattro province, alquanto diverse fra loro. Le tensioni etniche e geopolitiche. Il progetto del Pashtunistan (o Pathanistan) e il movimento filo-taliban.
ḤĪZBŪLLĀH TRA MASCHERA E VOLTO
Il ritiro israeliano dal Libano del Sud ha incrinato il mito del Partito di Dio. Dopo l’11 settembre, il movimento è stato incluso dagli americani nella lista nera delle organizzzioni terroristiche. Alcuni segni di dibattito interno.
ARABIA SAUDITA: IL RITORNO DEL PRINCIPE ROSSO?
La straordinaria vicenda del principe Talal bin Abdulaziz, che nei primi anni Sessanta tentò di portare un vento riformatore nell’establishment saudita. Oggi Talal torna alla ribalta, e con lui suo figlio al-Walid.
Due colonnelli superiori dell’Aeronautica cinese avevano pubblicato nel febbraio 1999 un libro che anticipava le caratteristiche rivoluzionarie del conflitto in corso e metteva in guardia gli Usa contro il terrorismo. Ne pubblichiamo una sintesi.
I fragili equilibri dello Stato che domina la penisola arabica. Bin Laden tenta di destabilizzarlo e di affermarvi il suo islamismo radicale. Le lotte interne alla famiglia reale. Fondamentalismo islamico e fondamentalismo americano.
di Carlo Jean
COME FRONTEGGIARE LA MINACCIA BIO-CHIMICA
Il terrorismo può colpire la popolazione con attacchi bio-chimici devastanti. I casi di carbonchio negli Usa e altrove sono solo un campanello d’allarme, ma la minaccia è molto più vasta. Le possibili strategie di difesa.
di Maurizio BARBESCHI e Maurizio MARTELLINI
Le ragioni del riavvicinamento fra Stati Uniti e Sudan dopo l’11 settembre. È in crisi l’ambigua ‘teologia della necessità’ teorizzata da Turabi. Le possibili soluzioni sono comunque legate anche al petrolio e alla guerriglia nel Sud.
I terroristi arabi che si sono uccisi nell’attacco all’America sono stati paragonati ai piloti nipponici suicidi. Ma i giapponesi rifiutano il parallelo e la connessa demonizzazione del termine kamikaze. L’eroismo del tokkotai.
FRANCESCO COSSIGA E FAUSTO BERTINOTTI: due opinioni sul conflitto in corso e sulle responsabilità che ne derivano per il nostro paese.
ALGERIA UTILE E ALGERINI INUTILI
Il governo algerino cerca di cavalcare l’emozione del dopo-11 settembre per legittimare la sua politica di ‘eradicamento del terrorismo’. I tentativi di avvicinamento all’America per sottrarsi alla tutela francese. I fermenti sociali e la crisi in Cabilia.
Mosca è stata improvvisamente riportata al centro dello scacchiere internazionale dagli attacchi terroristici contro l’America. Come cambia la partita degli oleodotti e dei gasdotti. L’intesa con gli Usa è reversibile. La partita in Asia centrale.
I CENTRI DEL CENTRO: I NUOVI SULTANATI NELL’ASIA POSTSOVIETICA
In Asia centrale sono emersi dei regimi clanico-autoritari incapaci di sviluppo e divisi da forti tensioni. I casi del Tagikistan e del Turkmenistan. Le guerre civili dimenticate e la competizione fra russi e americani.
L’OCCIDENTE ‘SCOPRE’ LE CELLULE TERRORISTE IN BOSNIA
Come una terra relativamente laica è stata oggetto del proselitismo islamico e islamista. I rapporti di Izetbegović con al-Zawahiri, l’ideologo di bin Laden. La doppia faccia di alcune Ong islamiche. Dopo l’11 settembre scattano gli arresti di terroristi arabi.
di Adnan BUTUROVIĆ e Nicolò Carnimeo
L’UZBEKISTAN NEL NUOVO GRANDE GIOCO
Tashkent gioca un ruolo centrale nella guerra contro il regime afghano e coltiva ambizioni egemoniche nella regione. Il governo di Karimov è sfidato da gruppi islamici in grado di minarne il potere. La geopolitica interna e le vie della droga. di Mukhabbat SULTANOVA
Grazie alle sue leggi particolarmente liberali e al suo welfare, la Repubblica Federale è diventata un ricettacolo di gruppi legati al terrorismo d’impronta musulmana. Il caso del ‘califfo di Colonia’.
UNA GRANDE OCCASIONE PER MOSCA
I rapporti fra Russia e Occidente sono in rapida evoluzione. In prospettiva, si può profilare la graduale integrazione di Mosca nel sistema di sicurezza euroatlantico. Ma restano molte incognite circa il futuro dell’Asia centrale e le reali intenzioni americane.
Di fronte alla reazione americana le élite dirigenti iraniane sembrano incapaci di elaborare una strategia. Di qui oscillazioni, ambiguità, divergenze. Il ritorno in campo del grande mediatore, l’ex presidente Rafsangiani. di Bijan Z ARMANDILI