Le Femmine Incantate
Fumetto- Data uscita
- Novembre 2023
- Condizioni
- Copie disponibili
- solo una copia
- Venduto da
- BCLibri
bclibri@delosstore.it
- Autore
- max magnus
- Collana
- Magnus Schegge
alessandro 1990 - Genere
- Fantasy
Da Fumetti di Carta - blog sui fumetti di Orlando Furioso
Anche la prima lettura dell’opera si rivelò assai particolare: di solito quando si è davvero ansiosi di leggere qualcosa di nuovo si finisce per divorare il volume, presi quasi da un’insana frenesia.
Per Le Femmine Incantate fu diverso: ci vollero forse un paio di ore prima di arrivare all’ultima tavola, perché ogni singola pagina rappresentava una scoperta da contemplare per qualche decina di secondi in estasi. Perché, nonostante migliaia e migliaia di pagine a fumetti lette in vita mia, non sono mai più riuscito a trovare una tale perfezione: nei dettagli, nell’uso del chiaroscuro, nelle anatomie, nelle prospettive…e nell’amore e nella fatica che Magnus riversa in ogni singola vignetta di questa opera straordinaria.
Ed, ovviamente, nelle emozioni che sa scatenare: oltre alla tavola già descritta in precedenza ci sono due momenti che adoro: la sensazione di totale malinconia che riesce a creare la vignetta in cui Magnus raffigura un monte completamente coperto da lapidi e la magia della vita, raffigurata con incredibile semplicità nel primo piano del bambino che viene alla luce nell’ultima storia del volume, La Guardiana Del Ponte.
Ma Le Femmine Incantate non sono solo disegno: anche le storielline scelte da Magnus nella tradizione orientale sono rinarrate con gusto e con personalità e, per quanto forse un po’ auliche nel tono, riescono ad emozionare, soprattutto per quanto riguarda l’ultima, la già citata La Guardiana Del Ponte, un eccezionale inno alla vita. Certo, forse il Magnus scrittore ha saputo dare il meglio di sé nello scenario avventuroso e politico de Lo Sconosciuto o nelle avventure tra fantasy ed ironia de La Compagnia Della Forca, ma, nel complesso, Le Femmine Incantate rimane probabilmente il suo fumetto più mirabile e più “Autoriale”, se vogliamo usare un termine tanto caro alla critica fumettistica.
Personalmente dentro quest’opera ci trovo davvero tutta la personalità di Magnus: la sua passione per la cultura e per la filosofia orientale, il suo amore e la sua ammirazione per la natura, le sue donne, così perfette ed irraggiungibili contrapposte a quell’erotismo esplicito ed un po’ porcellone e tutta la sua capacità unica di ritrarre le espressioni umane…tra le tante cose. Ogni volta che sfoglio il volume vengo riassalito da queste emozioni e mi ricordo del perché Magnus sia forse il miglior autore a fumetti che abbia mai messo piede sulla Terra; per troppo poco, probabilmente. Sono già passati dieci anni da quando se ne andò, lasciando quell’ultima incursione nel mondo de Lo Sconosciuto incompleta dopo una manciata di pagine e mi assale la solita tristezza al pensiero che non potremo mai più vedere la sua arte.
Per la cronaca anch’io farei debiti per i prossimi quarant’anni per comprare quella tavola con il paesaggio montano…
Albyrinth