Tutti nel Pallone

Romanzo

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Tutti nel pallone di   MAURIZIO  TABACCOIn Italia è ben difficile che la rivoluzione scoppi una domenica pomeriggio: la domenica pomeriggio è sacra al « campionato ». Quello del « pallone », naturalmente. La domenica pomeriggio le bandiere rosse diventano rossonere o nerazzurre o bianconere o giallorosse o rossoblu o granata o celesti. Lo sanno tutti, e primi fra tutti lo sanno i big, quelli che del mondo del pallone tirano le fila. Sanno che per ottenere quello che vogliono devono avere al proprio fianco, compatto, tutto il mondo del « pallone », con i suoi divi e le sue cambiali, i suoi miliardi e le sue folle. Su questa premessa si basa la spericolata ipotesi di questo divertente romanzo di fantasport: supponiamo che uno dei big del mondo del pallone - vogliamo dire Artemio Franchi, che di quel mondo è stato per tanto tempo il re? - punti a qualcosa di molto grosso: addirittura al posto dal quale si dirige e domina tutto il mondo dello sport, la poltrona di Presidente del CONI. Se questo personaggio - supponiamo sempre Franchi - la volesse veramente, saprebbe che per raggiungerla dovrebbe avere con sé Mazzola e Rivera ( con Valcareggi e Rocco, Padre Eligio e persino Her-rera), Italo Allodi e Boniperti (e naturalmente l'« avvocato » A-gnelli con i suoi fratelli parlamentari), Carrara e Buticchi (Fraizzoli non può fare molto, perché sembra che la sua Lady si sia arrabbiata e Io abbia mandato a fare l'usciere alla Juventus, che impari! e neppure Anzalone, che per risparmiare pare vada di mattina a fare le pulizie in casa Liedholm), Campana con l'Associazione dei calciatori, Ferrari Aggradi con gli arbitri, Gianni Brera con i giornalisti. Ma la vita è dura per il nostro big del « pallone ». Nel romanzo li incontra tutti, parla con tutti del suo progetto (e ne vede delle belle, persino Allodi che fa i tazebao di nascosto! ) ma tutti nicchiano, gli consigliano di aspettare, di riposarsi, è presto, non è il momento... Ma il nostro big non vuole aspettare, vuole fare la sua scalata. Il mondo politico ha bisogno del « pallone » e quindi ha bisogno di lui: parlerà con chi comanda davvero, Andreotti e Berlinguer... Chi salirà, alla fine di questo esilarante miscuglio di invenzione e realtà. la difficile scala che porta al vertice del CONI?i