Notizie sul Giocatore Rubasov
Romanzo- Data uscita
- Agosto 2024
- Condizioni
- Copie disponibili
- solo una copia
- Pagine
- 370
- Venduto da
- BCLibri
bclibri@delosstore.it
- Autore
- Carl-Johan Vallgren
- Collana
- La Gaja Scienza n. 812
Longanesi 2006 - Genere
- Horror
Dall'autore di "Storia di un amore straordinario" - PRIMA EDIZIONE - Brossura - (Prezzo di copertina €.17,60)
San Pietroburgo, 31 dicembre 1899. Nella sua camera in affitto il giovane Rubašov riceve una visita da lui spesso sollecitata: quella del Demonio, pronto a fargli sottoscrivere il classico contratto per la cessione dell'anima. Però l'unico desiderio di Rubašov, giocatore incallito, è fare una partita a carte con il signore delle tenebre. Il brivido del rischio sarà la sua ricompensa. Lui perde e il Diavolo se ne va, ma l'alba del nuovo secolo ha in serbo una sorpresa per l'ancora confuso protagonista: il foglio firmato la sera precedente si rivela indistruttibile. Ha inizio così una serie di eventi che portano Rubašov all'apice del successo e poi, inevitabilmente, in rovina... ma senza poter morire.
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Che cosa può fare a San Pietroburgo, nella nevosa notte del Capodanno 1900, un incallito giocatore d’azzardo ridotto sul lastrico, indebitato fino al collo, ormai pronto per la galera? Aspettare una visita molto particolare nella sua misera stanza d’affitto in via Sadovaja per giocare la partita estrema. Ma vincere contro il Diavolo è impossibile e il giocatore Rubašov perde: eppure acquista l’immortalità, un dono che ben presto si rivela un tremendo peso da sopportare. Dopo aver accumulato una fortuna e formato una famiglia, il giocatore le distrugge entrambe, si trova solo e disperato e inizia una sofferta ricerca del Diavolo, dal quale spera di ottenere l’annullamento del contratto. Intanto attraversa indenne le catastrofi del Novecento, dalla rivoluzione sovietica alle trincee della Prima guerra mondiale, all’ascesa del nazismo, in contatto con altri immortali, come Paracelso ormai smarrito in una senilità senza fine. Perché nulla riesce a liberare dal suo stato di dannazione Rubašov, che pure continua a lasciare le sue tracce nei più pericolosi focolai di crisi, dall’Irlanda del Nord ai Balcani. Esausto testimone della sofferenza e della violenza dell’uomo, egli torna infine a Pietroburgo la notte del cambio di millennio, nella sua vecchia casa, per tentare un’ultima volta la sorte... Raccontato da un misterioso narratore, burattinaio dell’intera vicenda, il romanzo unisce il gusto surreale della grande tradizione di Bulgakov a un’originale rilettura dell’intero Novecento e del mito faustiano, confermando le doti della coinvolgente scrittura di Vallgren, sospesa fra realtà e fantastico.
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Che cosa può fare a San Pietroburgo, nella nevosa notte del Capodanno 1900, un incallito giocatore d’azzardo ridotto sul lastrico, indebitato fino al collo, ormai pronto per la galera? Aspettare una visita molto particolare nella sua misera stanza d’affitto in via Sadovaja per giocare la partita estrema. Ma vincere contro il Diavolo è impossibile e il giocatore Rubašov perde: eppure acquista l’immortalità, un dono che ben presto si rivela un tremendo peso da sopportare. Dopo aver accumulato una fortuna e formato una famiglia, il giocatore le distrugge entrambe, si trova solo e disperato e inizia una sofferta ricerca del Diavolo, dal quale spera di ottenere l’annullamento del contratto. Intanto attraversa indenne le catastrofi del Novecento, dalla rivoluzione sovietica alle trincee della Prima guerra mondiale, all’ascesa del nazismo, in contatto con altri immortali, come Paracelso ormai smarrito in una senilità senza fine. Perché nulla riesce a liberare dal suo stato di dannazione Rubašov, che pure continua a lasciare le sue tracce nei più pericolosi focolai di crisi, dall’Irlanda del Nord ai Balcani. Esausto testimone della sofferenza e della violenza dell’uomo, egli torna infine a Pietroburgo la notte del cambio di millennio, nella sua vecchia casa, per tentare un’ultima volta la sorte... Raccontato da un misterioso narratore, burattinaio dell’intera vicenda, il romanzo unisce il gusto surreale della grande tradizione di Bulgakov a un’originale rilettura dell’intero Novecento e del mito faustiano, confermando le doti della coinvolgente scrittura di Vallgren, sospesa fra realtà e fantastico.