Il Castello di Otranto =
Romanzo- Data uscita
- Febbraio 2022
- Condizioni
- Copie disponibili
- solo una copia
- Venduto da
- BCLibri
bclibri@delosstore.it
- Autore
- Horace Walpole
- Collana
- classici stranieri n. 74
Biblioteca Ideale Tascabile 1996 - Genere
- Horror
EDIZIONE RARA - Pag. 4: cronologia storica- Pag. 5/11 introd. di Mario Praz- Pag.12/13 Quadro del tempo- Pag. 14/18 Vita e opere dell'autore + Bibliografia
IL ROMANZO
Un despota lussurioso e malvagio di shakespeariana memoria, una fanciulla indifesa e ansiosamente in fuga in lugubri sotterranei, un giovane, generoso e integerrimo paladino dei più deboli: su questi tre personaggi dal forte spessore archetipico, consolidati da una lunga tradizione letteraria e ritratti sullo sfondo di un fantasioso principato italiano nei cupi anni del Medioevo, Walpole dà vita nel 1764 al nuovo genere letterario del gotico e del roman noir, mirando a fondere, al di sotto delle apparizioni spettrali e degli accadimenti soprannaturali, delle sinistre profezie e delle miracolose rivelazioni, le istanze degli antichi racconti romanzeschi con la verosimiglianza e la plausibilità psicologica del ben più giovane romanzo realistico. Il castello di Otranto costituisce dunque una tappa fondamentale della storia del romanzo europeo e affascina il lettore grazie alla suspense di un impeccabile meccanismo narrativo, al rapido alternarsi del tragico e del comico, al gioco tutto settecentesco della teatralità e della contraffazione che stempera nell’ironia e nel disincanto le cupe atmosfere e le grottesche iperboli del “gotico”.
Un despota lussurioso e malvagio di shakespeariana memoria, una fanciulla indifesa e ansiosamente in fuga in lugubri sotterranei, un giovane, generoso e integerrimo paladino dei più deboli: su questi tre personaggi dal forte spessore archetipico, consolidati da una lunga tradizione letteraria e ritratti sullo sfondo di un fantasioso principato italiano nei cupi anni del Medioevo, Walpole dà vita nel 1764 al nuovo genere letterario del gotico e del roman noir, mirando a fondere, al di sotto delle apparizioni spettrali e degli accadimenti soprannaturali, delle sinistre profezie e delle miracolose rivelazioni, le istanze degli antichi racconti romanzeschi con la verosimiglianza e la plausibilità psicologica del ben più giovane romanzo realistico. Il castello di Otranto costituisce dunque una tappa fondamentale della storia del romanzo europeo e affascina il lettore grazie alla suspense di un impeccabile meccanismo narrativo, al rapido alternarsi del tragico e del comico, al gioco tutto settecentesco della teatralità e della contraffazione che stempera nell’ironia e nel disincanto le cupe atmosfere e le grottesche iperboli del “gotico”.