Il Dottore Inverosimile - Avventure Cliniche - Ed. 1927 !!!!
Romanzo- Data uscita
- Settembre 2024
- Condizioni
Dorso scurito, bordi legg. usurati ( Pagine evidentemente unite e poi tagliate con qualche sfrangiatura) . Condizioni rilegatura eccellenti ma tutto ingiallito- Copie disponibili
- solo una copia
- Pagine
- 315
- Venduto da
- BCLibri
bclibri@delosstore.it
- Autore
- Ramon Gomez De La Serra
- Titolo originale
- El doctor inverosímil (1914)
- Collana
- Narratori Corbaccio
Edizioni Corbaccio 1927 - Genere
- Fantascienza, Fantasy
Con una " Interpretazione" e un ritratto dell'Autore di Giovanni Artieri - Prima edizione Italiana - Brossura - VOLUME MOLTO RARO
Archivio la Repubblica.it 2007 05 23 Ramon Gomez de la Serna i...
Ramon Gomez De La Serna: il realismo magico a Napoli.
Nel 1926 il dibattito culturale a Napoli veniva contrassegnato da un marcato europeismo: in quell' anno, lo scrittore madrileno Ramon Gomez de la Serna - celebre per le greguerias, epigrammi surreali, e per aver promosso la pratica entropica dell' avanguardia - si trasferiva in un luminoso appartamento (al civico 185) della Riviera di Chiaia.
Su questo momento della vita di Ramon si è concentrata l' attenzione del direttore dell' Istituto "Cervantes" Vicente Quirante Rives che per l' autunno sta progettando, insieme a Mauro Giancaspro, direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli, l' allestimento nelle sale della Biblioteca di una mostra dei documenti relativi alla breve permanenza napoletana. Il soggiorno in città - il terzo, desiderato fortemente dal trentacinquenne Ramon - fu scandito dall' amicizia con il giovane Giovanni Artieri, con cui lo scrittore spagnolo già condivideva la partecipazione a 900, rivista italiana (ma in lingua francese), fondata da Massimo Bontempelli. Bontempelli aveva selezionato tra i collaboratori, accanto ai grandi James Joyce, Pierre Mac Orlan, George Kaiser, Ilja Ehrenburg e, appunto, Gomez de la Serna, anche alcuni sconosciuti esordienti, tra i quali i due napoletani Artieri e Francesco Cipriani Marinelli. L' ambizioso progetto di 900 ipotizzava in letteratura l' apertura di una nuova era, incentrata sulla produzione di romanzi destinati a un pubblico medio, costruiti sui parametri del "novecentismo", ovvero sulla dogmatica lezione del "realismo magico", con cui Bontempelli conciliava realismo e magia. In Artieri e Cipriani, Bontempelli aveva intravisto capacità letterarie e coraggio, che aveva poi tangibilmente riconosciuto inserendo i loro romanzi L' isola decapitata e Melusina sull' altro marciapiede nella sua collana editoriale, per l' edizioni Sapientia. Ramon trovò in Giovanni Artieri un interlocutore privilegiato; e Artieri, giornalista per il quotidiano napoletano "Il Mezzogiorno", si prodigò perché anche in Italia la portata rivoluzionaria dell' autore spagnolo iniziasse a essere compresa. Fu il primo, nel maggio del '26, a intervistarlo nell' appartamento alla Riviera, cogliendo, nella dilatata definizione di città "novellistica", la motivazione che lo aveva spinto verso Napoli. Sempre ad Artieri Ramon affidò la traduzione, in appendice per "Il Mezzogiorno", tra l' ottobre del '26 e il gennaio del '27, del suo romanzo Il Dottor Inverosimile. I lettori, tuttavia, non ne apprezzarono l' ironia (un medico che annota casi e ricette con termini poetici), né il taglio barocco e paradossale. Parte dell' intellighenzia napoletana, del resto, si rivelava refrattaria a questo tipo di esperienze, a tal punto condizionata dal magistero di Croce da respingere ogni manifestazione letteraria sperimentale. Inoltre, risultavano ancora tenacemente persistenti i retaggi del verismo e i modelli della tradizione dialettale. Artieri cercò di mediare presso il pubblico napoletano affinché iniziasse almeno a maturare curiosità nei confronti dello scrittore spagnolo. Decise, infine, di spiegarne l' arte con la conferenza intitolata Ramonismo, organizzata al Circolo della Stampa nel giugno del '27. I comunicati stampa, cui aveva affidato la diffusione della notizia dell' incontro, cercavano di alimentare interesse, affermando, al contempo, che le perplessità sulla produzione di de la Serna erano retrive manifestazioni di chiusura. Ramonismo, invece, si risolse in un clamoroso successo: i resoconti apparsi sui quotidiani affermavano che Artieri era riuscito a semplificare un tema complesso, divulgando l' impianto dissacrante di Ramon. Interrotto da continui applausi, il giovane Artieri si era poi spinto oltre, fino a tratteggiare il complesso scenario della letteratura europea contemporanea, collocando, accanto a Ramon, Joyce, Ehrenburg, Mac Orlan, Bontempelli, autori impegnati nel preparare l' arte del Novecento e del futuro. Il lavoro di Artieri aveva prodotto risultati tangibili anche in ambito editoriale: la casa editrice milanese Il Corbaccio decise, a partire dal 1927, di tradurre in italiano l' opera omnia di Ramon. Se la permanenza a Napoli iniziò a fornire allo scrittore spagnolo delle concrete opportunità per entrare nel circuito letterario italiano