All'Alba crollò il Mondo

Romanzo

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All'alba di un giorno qualunque, poche persone che si trovano nella ferrovia sotterranea di New York sono bloccate fra le gallerie da un immane, misterioso crollo, del quale esse non possono conoscere, ma soltanto indovinare con orrore, le cause e l'effettiva entità. I sopravvissuti — un vagabondo, un industriale, un giovane soldato, una donna — si scavano la via attraverso le macerie, verso la superficie che forse non esiste più. La fame, la sete, la stanchezza non riescono a vincerli; ma ciascuno è attanagliato dal dubbio, dall'incertezza; e a poco a poco riaffiorano, di ognuno, la vita passata, il carattere, i rimorsi, i timori; e anche la speranza in un mondo nuovo che forse li attende. Questo è l'avvio del romanzo, che in una sospesa atmosfera si svolge nei sotterranei della grande città; si susseguono poi, con ritmo tlzante, avvenimenti che avvincono sempre più il lettore. Il finale del iioro, che segna la resurrezione morale del vagabondo Arthur, il vero protagonista, quasi simbolo dell'uomo con le sue debolezze e la sua insospettata capacità di lottare, è una riaffermazione del valore della personalità umana e del suo diritto ad una vita libera e forte. Raramente in UE romanzo ci è dato trovare come in questo libro tanta verità e tanta avventurosa potenza di sentimenti e di avvenimenti. Magistralmente descritta e ricca di evidenza e di novità, avvincente sempre e spesso pervasa di profondo significato morale, questa vicenda rimane una delle più valide testimonianze che uno scrittore d'oggi abbia dato del nostro tempo.