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Berlinguer e l'Avvocato

Romanzo


Data uscita
Ottobre 2024
Condizioni
 
fine legenda
VERY FINE ma molteplici fioriture su copertina cartonata e all'interno. <pagine molto ingiallite
Copie disponibili
solo una copia
Pagine
138
Venduto da
BCLibri
bclibri@delosstore.it
Autore
I due anonimi
Collana
Varia Cavour
Editrice Cavour 1975
Genere
Fantascienza

Il primo romanzo di fantapolitica del 1975 - PRIMA ED UNICA EDIZIONE - CARTONATO

Mai come di questi tempi la gente, i lettori, hanno mostrato di gradire la letteratura satirica. Meglio se politica. Per la verità, in Italia, la satira politica è una novità, un tabù da poco superato. Ma c'era tanta «voglia» di superare questo tabù, che i primi libri di questo genere hanno riscosso un successo entusiastico. Onore al merito: l'ormai glorioso «Berlinguer e il Professore» (Rizzoli editore) è il portabandiera del genere.
Gli autori — anonimi — di «Berlinguer e l'Avvocato» si sono accodati, non lo nascondono. Però il libro non è affatto un'imitazione dell'Illustre Precedente. È un libro originale, ispirato a una ipotesi e a un fatto.
L'IPOTESI: Posto che realmente il «Compromesso Storico» avvenga un giorno nei termini ironicamente previsti dal bravissimo e sconosciuto autore di «Berlinguer e il Professore», come potrà accadere che il «Professore» lasci il posto a Berlinguer? (Dato per iscontato che Berlinguer prenderà il posto che fu o sarà del Professore).
IL FATTO: il 15 giugno 1975 i comunisti hanno fatto davvero un «Grande Balzo in Avanti», elettoralmente. E il primo, tra i borghesi rappresentanti del capitalismo a rendersene conto è stato colui che, nel nostro libro, è chiamato l'AVVOCATO.
Gli autori, partiti da queste premesse, hanno sviluppato un ragionamento che cerchiamo di riassumere così. Un'Italia che ha cultura ed economia borghesi ma è quasi tutta PCI, che razza di Italia comunista può essere? Può essere, magari, un'Italia felice con grossi nei, ma, di sicuro, non un'Italia comunista. Ecco dunque che i comunisti, veri, occasionali o dell'ultima ora, debbono trovare il modo di ricominciare da capo. Naturalmente da un «da capo» non così desolante e scalcagnato come gli anni '69-'75: un «da capo» che si giovi di tutto il benessere già acquisito.
Ecco dunque l'incredibile Italia immaginata dai nostri anonimi autori: l'Avvocato, dopo un lungo periodo di «epurazione» si fa vivo e, con ardite acrobazie economico - finanziarie - sindacali, ripropone un suo vecchio sogno di gioventù: la gigantesca società per azioni IFI. Per varie circostanze, una regione italiana, il Molise, viene regalata a un gruppo di disgraziati esuli anarchici di Spagna. Gli intellettuali italiani (e ci sono tutti i nomi e i cognomi) vengono regalati agli «anarcomolisani» giacché in Italia non sanno più come polemizzare. Un famosissimo editore è con loro e, a suon di fabbricare monete di plastica, arricchisce paurosamente poiché due persone soltanto, l'Avvocato e il libico Muammar Gheddafi accettano, per ottime quanto sconosciute ragioni, il cambio della plastica in oro.
Nel frattempo il Professore, che dopo il 12 maggio 1974 è diventato un fanatico sostenitore del divorzio e dell'aborto, divorzia dalla sua seconda moglie. Berlinguer, in compenso, scomunica un papa per «amoralità» e ripropone una morale rigorosissima. Finisce che Berlinguer ripropone agli italiani un nuovo Referendum: ma sull'abolizione del divorzio stavolta. E il Professore, che del divorzio è ormai accanito sostenitore, scompare dalla scena.
Con lui scompaiono dalla scena anche altri personaggi: Dario Fo, Oriana Fallaci, Camilla Cederna, Vittorio Emanuele di Savoia, ma per altri e più sanguinosi motivi. Si salva, e ne sono personalmente felice, l'editore Angelo Rizzoli. Trionfano l'Avvocato e Berlinguer.