Le Squillo - collana La Scala
Romanzo- Data uscita
- Ottobre 2021
- Condizioni
- Copie disponibili
- solo una copia
- Venduto da
- BCLibri
bclibri@delosstore.it
- Autore
- Arthur Koestler
- Collana
- La Scala
Rizzoli 1975 - Genere
- Fantascienza
Titolo citato in Catalogo Vegetti
Un anziano poeta inglese con tendenze omosessuali, il famoso dottor Bruno Kaletski membro di svariati organismi internazionali di mutuo soccorso, il celebre professor Valenti inventore di una minuscola scatoletta capace - se infilata sotto la pelle - di sconvolgere la psiche dello sfortunato paziente, la zoologa Harriet Epsom esperta in babbuini, uno studioso di computers (riconoscibile anche dal taglio dei capelli alla marine), un prete copertiniano assertore delle teorie sulla lievitazione, alcuni Premi Nobel assegnati e altri in predicato:
questi i partecipanti a un Simposio sulla Sopravvivenza, riuniti nell'improbabile Kongresshaus (tutta lamine e cristalli) del ridente villaggio alpino di Schneedorf, a discutere su come salvare l'umanità dalla catastrofe imminente.
Il risultato è un esilarante dialogo fra sordi, una comica, e insieme drammatica, fiera delle vanità, una prova ulteriore di come, molto spesso, il dibattito intellettuale propenda a naufragare nella chiacchiera. Koestler li ha soprannomi-nati « le squillo », perché, da veri e propri prezzolati dell'Accademia quali sono, girano - sempre gli stessi - da un congresso all'altro, a ritirare onori e prebende, preoccupati solo di salvare la faccia. Su queste facce Koestler infierisce con irresistibile bravura, con la stessa cattiveria di Huxiey, di Firbank, di Waugh. È una galleria di personaggi difficili da dimenticare: egoisti, accidiosi, divorati dall'invidia, imbambolati da segrete manie, i professori-squillo portano stampato sui volti grotteschi e un po' patetici, il segno indelebile dell'inutilità. Tornato alla narrativa dopo anni di silenzio, l'Autore del celebre Buio a mezzogiorno ci offre, con questo romanzo intelligente, raffinato e sferzante, una dimostrazione esemplare di ironia in linea con la migliore tradizione anglo-sassone.
questi i partecipanti a un Simposio sulla Sopravvivenza, riuniti nell'improbabile Kongresshaus (tutta lamine e cristalli) del ridente villaggio alpino di Schneedorf, a discutere su come salvare l'umanità dalla catastrofe imminente.
Il risultato è un esilarante dialogo fra sordi, una comica, e insieme drammatica, fiera delle vanità, una prova ulteriore di come, molto spesso, il dibattito intellettuale propenda a naufragare nella chiacchiera. Koestler li ha soprannomi-nati « le squillo », perché, da veri e propri prezzolati dell'Accademia quali sono, girano - sempre gli stessi - da un congresso all'altro, a ritirare onori e prebende, preoccupati solo di salvare la faccia. Su queste facce Koestler infierisce con irresistibile bravura, con la stessa cattiveria di Huxiey, di Firbank, di Waugh. È una galleria di personaggi difficili da dimenticare: egoisti, accidiosi, divorati dall'invidia, imbambolati da segrete manie, i professori-squillo portano stampato sui volti grotteschi e un po' patetici, il segno indelebile dell'inutilità. Tornato alla narrativa dopo anni di silenzio, l'Autore del celebre Buio a mezzogiorno ci offre, con questo romanzo intelligente, raffinato e sferzante, una dimostrazione esemplare di ironia in linea con la migliore tradizione anglo-sassone.