Di Ritorno dall'Aldila' - collana Pocket Saggi n. 625
Saggistica- Data uscita
- Agosto 2021
- Condizioni
- Copie disponibili
- solo una copia
- Venduto da
- BCLibri
bclibri@delosstore.it
- Autore
- Jean-Baptiste Delacour
- Collana
- Pocket n. 625
Longanesi 1977 - Genere
- Saggi
LA MORTE E L’OLTRETOMBA NELLE TESTIMONIANZE DEI RESUSCITATI - Pocket saggi Serie ocra n. 625 - Traduzione: Margaret Trombetta - Introduzione: A. Beschi
DI RITORNO DALL’ALDILA
Un osservatore scientifico che, lontano da ogni romanticismo, si trovasse davanti a un organismo senza vita, vedrebbe come la morte distrugga, a poco a;poco, un' corpo formatesi nel corso degli anni, uria personalità che ha impiegato molto tempo per diventare uomo. Ma è proprio vero che dopo la morte c'è solo il nulla? Siamo destinati a scomparire per sempre nel buio della non-esistenza? Questo libro raccoglie le testimonianze di numerose persone, anche famose, che si sono Trovate sospese fra la vita e la morte, aggrappate a una soglia oscura che si apre verso l'ignoto. Sono i racconti di individui clinicamente morti, e riportati, quasi per miracolo, in vita: paesaggi favolosi e scintillanti, ponti sospesi sul vuoto, incontri con persone care già scomparse. La fenomenologia è ampia e varia, ma coerente nelle sue linee essenziali, tesa a una conclusione unanime: la nostra vita non si arresta con la morte. Al di là delle cose che conosciamo, al di là delle esperienze che ci sono note, ci attende qualcosa di cui ignoriamo ancora gli esatti contorni. Le profondità oscure e Ie alture illuminate, questo mondo e l'« altro », le cose lontane e vicine si mescolano, si confondono; non hanno confini, ne tempo, ne fine. Tutto è reale e vivo in una dimensione che supera i parametri usuali del nostro pensiero, in questo affascinante viaggio verso lidi che, prima o poi, tutti dovremo toccare. Perché la morte, forse, è solo lo stadio di transizione che ci spalanca le porte di un universo più libero
Un osservatore scientifico che, lontano da ogni romanticismo, si trovasse davanti a un organismo senza vita, vedrebbe come la morte distrugga, a poco a;poco, un' corpo formatesi nel corso degli anni, uria personalità che ha impiegato molto tempo per diventare uomo. Ma è proprio vero che dopo la morte c'è solo il nulla? Siamo destinati a scomparire per sempre nel buio della non-esistenza? Questo libro raccoglie le testimonianze di numerose persone, anche famose, che si sono Trovate sospese fra la vita e la morte, aggrappate a una soglia oscura che si apre verso l'ignoto. Sono i racconti di individui clinicamente morti, e riportati, quasi per miracolo, in vita: paesaggi favolosi e scintillanti, ponti sospesi sul vuoto, incontri con persone care già scomparse. La fenomenologia è ampia e varia, ma coerente nelle sue linee essenziali, tesa a una conclusione unanime: la nostra vita non si arresta con la morte. Al di là delle cose che conosciamo, al di là delle esperienze che ci sono note, ci attende qualcosa di cui ignoriamo ancora gli esatti contorni. Le profondità oscure e Ie alture illuminate, questo mondo e l'« altro », le cose lontane e vicine si mescolano, si confondono; non hanno confini, ne tempo, ne fine. Tutto è reale e vivo in una dimensione che supera i parametri usuali del nostro pensiero, in questo affascinante viaggio verso lidi che, prima o poi, tutti dovremo toccare. Perché la morte, forse, è solo lo stadio di transizione che ci spalanca le porte di un universo più libero