Pliocene - Prima Edizione
Romanzo- Data uscita
- Agosto 2021
- Condizioni
- Copie disponibili
- solo una copia
- Pagine
- 620
- Venduto da
- BCLibri
bclibri@delosstore.it
- Autore
- Petru Popescu
- Collana
- La gaia scienza n. 515
Longanesi 1996 - Genere
- Fantascienza
CV (1) - PRIMA EDIZIONE - RILEG. C/SOVRACOP. - Prezzo di cop. Lire 32000
TRAMA
In una sperduta landa della savana africana (siamo in Kenya, nella zona compresa tra il monte omonimo e le sponde del lago Vittoria), dopo essere stato costretto dal suo aereo a un attcrraggio di fortuna, il paleoantropologo americano Ken Lauder scopre alcune orme le cui caratteristiche corrispondono a quelle del cosiddetto « anello mancante » nella catena evolutiva che dalla scimmia ha portato all'uomo. Ken comprende subito di trovarsi in un luogo sfuggito all'evoluzione e rimasto immutato, come sopravvissuto al tempo, per due milioni di anni. Quelle impronte, quasi cancellate dal vento, riportano al Pliocene, prima della Storia, e segnano l'inizio di una straordinaria avventura dell'impossibile. Ken deve difendersi dai temibili predatori che infestano la savana, ma nemici ancora più insidiosi sono in agguato: ben presto si rende conto di non essere il solo a conoscere il mistero nascosto dietro quelle orme... Le grandi pianure africane diventano teatro di un inseguimento spettacolare e ricco di colpi di scena, alimentato da rivalità e gelosie - non soltanto di natura professionale - di colleghi e bracconieri senza scrupoli, sullo sfondo di una realtà politica in fermento, mossa da enormi interessi finanziari, torbide manovre di potere e tentativi golpisti... In questo romanzo, frutto di scrupolose ricerche, Petru Popescu ha descritto una vicenda, a metà strada fra Jurassic Park e le avventure di Indiana Jones, che unisce sapientemente realtà e immaginazione, preistoria e modernità, in un intreccio che indaga le radici stesse della specie umana. Nella magica cornice di un Eden ritrovato, l'autore, attraverso gli occhi di Ken, protagonista-testimone di un'esperienza irripetibile, ci invita a riflettere sul fatto che, in fondo, le somiglianze tra gli uomini del vente-simo secolo e i loro antenati del passato remoto sono più numerose di quanto possa sembrare, che ci siamo evoluti ma non siamo cambiati, e che dunque il nostro « inizio » non è poi così lontano.
In una sperduta landa della savana africana (siamo in Kenya, nella zona compresa tra il monte omonimo e le sponde del lago Vittoria), dopo essere stato costretto dal suo aereo a un attcrraggio di fortuna, il paleoantropologo americano Ken Lauder scopre alcune orme le cui caratteristiche corrispondono a quelle del cosiddetto « anello mancante » nella catena evolutiva che dalla scimmia ha portato all'uomo. Ken comprende subito di trovarsi in un luogo sfuggito all'evoluzione e rimasto immutato, come sopravvissuto al tempo, per due milioni di anni. Quelle impronte, quasi cancellate dal vento, riportano al Pliocene, prima della Storia, e segnano l'inizio di una straordinaria avventura dell'impossibile. Ken deve difendersi dai temibili predatori che infestano la savana, ma nemici ancora più insidiosi sono in agguato: ben presto si rende conto di non essere il solo a conoscere il mistero nascosto dietro quelle orme... Le grandi pianure africane diventano teatro di un inseguimento spettacolare e ricco di colpi di scena, alimentato da rivalità e gelosie - non soltanto di natura professionale - di colleghi e bracconieri senza scrupoli, sullo sfondo di una realtà politica in fermento, mossa da enormi interessi finanziari, torbide manovre di potere e tentativi golpisti... In questo romanzo, frutto di scrupolose ricerche, Petru Popescu ha descritto una vicenda, a metà strada fra Jurassic Park e le avventure di Indiana Jones, che unisce sapientemente realtà e immaginazione, preistoria e modernità, in un intreccio che indaga le radici stesse della specie umana. Nella magica cornice di un Eden ritrovato, l'autore, attraverso gli occhi di Ken, protagonista-testimone di un'esperienza irripetibile, ci invita a riflettere sul fatto che, in fondo, le somiglianze tra gli uomini del vente-simo secolo e i loro antenati del passato remoto sono più numerose di quanto possa sembrare, che ci siamo evoluti ma non siamo cambiati, e che dunque il nostro « inizio » non è poi così lontano.