Immaginaria 1 = Contiene: Viaggio per Lisa / L'Era delle Ombre / Gli Occhi del Bosco - collana Thule n. 11
Antologia- Data uscita
- Dicembre 2024
- Condizioni
Lieve ingiall. pagine- Copie disponibili
- solo una copia
- Venduto da
- BCLibri
bclibri@delosstore.it
- Autore
- Luigi De Pascalis e Lipos & De Franchi
- Collana
- Thule n. 11
Solfanelli 1986 - Genere
- Fantascienza, Fantasy
Romanzi finalisti del Premio Narrativa Fantastica "R.R. Tolkien" 1985 - Nro 11 della Collana Thule Collana di Letteratura Fantastica
- 3 romanzi rispettivamente di Luigi De Pascalis, Grazia Lipos e Marco De Franchi.
Questo volume, che riunisce le opere classificatesi ai primi tre posti nella Sezione Romanzi brevi del Premio "J.R.R. Tolkien" 1985, smentisce due luoghi comuni: il primo è che la misura della novelette non è confacente ai nostri autori per oggettiva difficoltà di pubblicazione; il secondo, è quello — abusatissimo — che non è possibile ambientare una vicenda fantastica e/o fantascientifica su uno sfondo "italiano". È sufficiente leggere i lavori qui riuniti per avere la prova convincente di come i nostri scrittori si siano ormai svincolati da qualsiasi dipendenza straniera (anche se permane qualche eco di fondo), e si trovino a loro agio su qualsiasi metro di lunghezza.
Viaggio per Lisa di Luigi De Pa-scalis, vincitore del Premio, narra una storia d'amore tra la Firenze medicea del XV secolo e la Firenze contemporanea, in cui si mescolano esoterismo e alchimia, realtà e fantasia; L'ora delle ombre di Grazia Lipos, secondo classificato, è invece una heroic fantasy che adatta alla nostra sensibilità le tesi del "mondo secondario" di Tolkien, confermando le notevoli doti della scrittrice triestina che ha saputo dare un'immagine nuova dell'eroe solitario; Gli occhi nel bosco di Marco De Franchi, sono la dimostrazione di come una trama degna di Machen e Lovecraft possa ambientarsi nell'Abruzzo odierno, restando non solo verosimile ma rivelandosi più che plausibile, sostenuta inoltre da uno stile dal taglio asciutto e cinematografico, che sottolinea le grandi possibilità del giovane autore romano.
Tre diversi esempi di fantastico italiano, dunque —fantasy, heroic fantasy, weird fantasy — , che renderanno varia e piacevole la lettura di questa antologia, a conferma di quante corde abbia ormai nel suo arco la nostra narrativa non-realistica.
Questo volume, che riunisce le opere classificatesi ai primi tre posti nella Sezione Romanzi brevi del Premio "J.R.R. Tolkien" 1985, smentisce due luoghi comuni: il primo è che la misura della novelette non è confacente ai nostri autori per oggettiva difficoltà di pubblicazione; il secondo, è quello — abusatissimo — che non è possibile ambientare una vicenda fantastica e/o fantascientifica su uno sfondo "italiano". È sufficiente leggere i lavori qui riuniti per avere la prova convincente di come i nostri scrittori si siano ormai svincolati da qualsiasi dipendenza straniera (anche se permane qualche eco di fondo), e si trovino a loro agio su qualsiasi metro di lunghezza.
Viaggio per Lisa di Luigi De Pa-scalis, vincitore del Premio, narra una storia d'amore tra la Firenze medicea del XV secolo e la Firenze contemporanea, in cui si mescolano esoterismo e alchimia, realtà e fantasia; L'ora delle ombre di Grazia Lipos, secondo classificato, è invece una heroic fantasy che adatta alla nostra sensibilità le tesi del "mondo secondario" di Tolkien, confermando le notevoli doti della scrittrice triestina che ha saputo dare un'immagine nuova dell'eroe solitario; Gli occhi nel bosco di Marco De Franchi, sono la dimostrazione di come una trama degna di Machen e Lovecraft possa ambientarsi nell'Abruzzo odierno, restando non solo verosimile ma rivelandosi più che plausibile, sostenuta inoltre da uno stile dal taglio asciutto e cinematografico, che sottolinea le grandi possibilità del giovane autore romano.
Tre diversi esempi di fantastico italiano, dunque —fantasy, heroic fantasy, weird fantasy — , che renderanno varia e piacevole la lettura di questa antologia, a conferma di quante corde abbia ormai nel suo arco la nostra narrativa non-realistica.