Le Diaboliche -
Antologia personale- Data uscita
- Ottobre 2021
- Condizioni
SN- Copie disponibili
- solo una copia
- Venduto da
- BCLibri
bclibri@delosstore.it
- Autore
- J.a. Barbey D' Aurevilly
- Collana
- Biblioteca Rusconi n. 34
Rusconi 1977 - Genere
- Horror, Fantasy
ED. 1977 ormai introvabile -
Jules-Amédée Barbey d'Aurevilly (1808-1889) fu dandy, cattolico e legittimista proprio nei tempi in cui questi tre modi di essere potevano a buon diritto dirsi passati di moda. E lo fu con un'intransigenza tale da lasciar dubitare che a sorreggere la sua convinzione partecipasse in misura niente affatto indifferente il piacere di contraddire, di non uniformarsi alle idées reçues" dei suoi giorni, il che varrebbe forse a spiegare il suo amore per l'eccezionale, la sua tesa e instancabile ricerca del grandioso nel bene come nel male, il continuo e trasparente desiderio di sorprendere, quando non addirittura di "épater" un lettore assunto sempre in una duplice veste di complice e tuttavia di nemico." (Mario Praz)
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Abby (07-03-2010)
Jules-Amédée Barbey d'Aurevilly, eccentrico scrittore francese attivo dai primi anni '50 del XIX secolo regala al lettore avido di prosa sferzante uno sparuto numero di racconti caratterizzati da personaggi forti ("Chi l'aveva visto una volta non lo dimenticava più. Incuteva rispetto, come tutti gli uomini che non domandano niente alla vita, perchè coloro che non domandano niente alla vita sono più in alto di quella, ed allora essa è vile con loro"), descrizioni nitide ("era una sera, una sera di Spagna in cui il sole torrido faceva fatica a strapparsi dal cielo"), realistiche, fulminanti quanto le passioni vivide messe in campo nelle storie, accentuate da sentimenti che non conoscono mezze misure: passioni esasperate, vendette, odi e amori estremi, raccontate dalla voce di un testimone ora al cospetto di un nugolo di nobildonne affettate, ora al convivio tra amici, ora nel salotto della cosiddetta buona società che invece nasconde inquietanti segreti e sordide meschinerie. Ma è la vita dopotutto e le fulgenti donne tratteggiate dall'autore e non solo, sono davvero 'diaboliche'.
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Abby (07-03-2010)
Jules-Amédée Barbey d'Aurevilly, eccentrico scrittore francese attivo dai primi anni '50 del XIX secolo regala al lettore avido di prosa sferzante uno sparuto numero di racconti caratterizzati da personaggi forti ("Chi l'aveva visto una volta non lo dimenticava più. Incuteva rispetto, come tutti gli uomini che non domandano niente alla vita, perchè coloro che non domandano niente alla vita sono più in alto di quella, ed allora essa è vile con loro"), descrizioni nitide ("era una sera, una sera di Spagna in cui il sole torrido faceva fatica a strapparsi dal cielo"), realistiche, fulminanti quanto le passioni vivide messe in campo nelle storie, accentuate da sentimenti che non conoscono mezze misure: passioni esasperate, vendette, odi e amori estremi, raccontate dalla voce di un testimone ora al cospetto di un nugolo di nobildonne affettate, ora al convivio tra amici, ora nel salotto della cosiddetta buona società che invece nasconde inquietanti segreti e sordide meschinerie. Ma è la vita dopotutto e le fulgenti donne tratteggiate dall'autore e non solo, sono davvero 'diaboliche'.